La FORSU - ciò che comunemente chiamiamo “umido” - costituisce circa il 40% dei rifiuti prodotti ogni anno nelle città italiane. L’umido comprende i rifiuti biodegradabili ed è una risorsa importante, il cui sfruttamento può giocare un ruolo chiave nell’implementare una strategia di economia circolare di ampio respiro e nella riduzione dello stress energetico indotto dalla crisi internazionale. ZeroC, la società pubblica formata da Gruppo CAP e dai Comuni soci del consorzio CORE confluito nel nuovo soggetto, tra cui Pioltello, vuole rendere ancora più virtuosi i risultati della raccolta, fornendo a cittadine e cittadini gli strumenti giusti per recuperare ciò che oggi viene sprecato. L'umido conferito dai cittadini dei Comuni soci, infatti, sarà il “carburante” con cui la BioPiattaforma ZeroC di Sesto San Giovanni, in fase di realizzazione, produrrà energia termica e biometano.

 

Seguendo poche e semplici regole ogni cittadino può contribuire a trasformare gli scarti in energia, alimentando così la transizione ecologica del proprio territorio. Per raggiungere questo obiettivo ZeroC ha preparato un decalogo per aiutare i cittadini a fare correttamente la raccolta dell’umido.

 

Per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della FORSU e sulle corrette pratiche di differenziazione, ZeroC in collaborazione con i Comuni soci ha anche organizzato alcuni laboratori itineranti per adulti e bambini. L'appuntamento a Pioltello è sabato 30 aprile al Parco Centrale, dalle 15.00 alle 17.00, con un pomeriggio di iniziative dedicate al tema della raccolta differenziata.

 

Secondo i dati presentati da ZeroC e CIC (Consorzio italiano compostatori), il Comune di Pioltello si conferma virtuoso e registra una costante crescita della differenziata negli anni. Le analisi mostrano inoltre una qualità alta della frazione umida raccolta. Alcuni elementi possono però essere migliorati: i dati evidenziano infatti la presenza di rifiuti che non vanno conferiti nell'organico: sacchetti di plastica e la plastica messa all’interno dei sacchetti rappresentano quasi il 34% del materiale non compostabile, i tessili sanitari (pannolini) oltre il 12% mentre inerti (come le lettiere degli animali domestici) insieme a vetro e metallo cubano un ulteriore 18%.

«Dalla campagna di monitoraggio emerge che i cittadini pioltellesi differenziano in modo sostanzialmente corretto, ma si può e si deve migliorare – commenta l'Assessora all'Ambiente e all'Ecologia Marta Gerli - i comportamenti virtuosi di noi cittadini porteranno ad ottenere dalla frazione umida compost di maggior qualità e quantità e più biometano, a vantaggio della sostenibilità ambientale. Sono i nostri comportamenti quotidiani quelli che più incidono nella difesa ambientale del nostro pianeta: “There is no a Planet B”, non abbiamo a disposizione un altro pianeta».